Il TAR Milano ritiene che delle strutture metalliche destinate all’esposizione e al deposito della merce in vendita all’interno di un’area adibita alla vendita all’ingrosso e al dettaglio dei prodotti per l’edilizia e al ricevimento e allo stoccaggio delle merci siano nuove costruzioni ai fini edilizi; il TAR precisa che la trasformazione del suolo inedificato debba essere intesa in senso funzionale e non strutturale, ossia assume rilievo decisivo non la natura del manufatto o i suoi caratteri costruttivi, ma la tipologia di esigenze che tale manufatto è destinato a soddisfare, e nella fattispecie le strutture metalliche erano strettamente collegate e serventi rispetto all’attività imprenditoriale svolta dalla ricorrente e non erano certamente destinate a un utilizzo temporaneo e contingente (nella fattispecie si trattava di scaffalature metalliche destinate all’esposizione e al deposito della merce in vendita; di altezze e dimensioni variabili, aperte su quattro lati, in taluni casi sormontate da lastre in plexiglas a protezione delle merci collocate nella parte superiore, fissate alla pavimentazione esterna, per ragioni di sicurezza, mediante tasselli).


La sentenza del TAR Lombardia, Milano, Sezione Seconda, n. 2395 del 15 dicembre 2017 è consultabile sul sito istituzionale della Giustizia Amministrativa al seguente indirizzo.